Poche righe di un lettore torinese affezionato Caro Corno, apprendo con dispiacere che sospenderai, forse definitivamente, la tua pubblicazione. I tuoi articoli, i tuoi notiziari, le tue rubriche, le tue cronache premanesi, il tuo discreto, sapiente, familiare e raro artigianato dell’informazione cartacea mi mancheranno. Il silenzio dei tuoi redattori, che con sacrificio e, magari, rubando ore al sonno, hanno permesso la continuazione fino a qui della tua sana, convinta e coraggiosa presenza editoriale, si farà sentire. Comprendo le tue difficoltà: i “blog”, i “web sites” e l’informazione telematica stanno prevalendo: costano meno e sono più flessibili. Sono anche più virtuali e, a mio avviso, difficilmente sostituibili alla tua sostanza e alla tua capacità di giungere anche alle persone anziane, a meno che i loro cari, consapevoli del “digital divide”, provvedano a materializzarti con una buona stampante a colori che ti porti ai loro occhi così come sei sempre stato. Le mie paro...