Una sera ci siamo trovati in Redazione a parlare del Piano di Governo del Territorio: PGT. Abbiamo innanzitutto analizzato i cambiamenti principali che sono avvenuti nella società premanese negli ultimi 20 anni e cercato di immaginare alcuni probabili scenari futuri. Vorremmo condividere con i nostri lettori alcune nostre considerazioni, che già abbiamo comunicato all’Amministrazione Comunale, sperando di poter dare un nostro piccolo contributo alla stesura del PGT.
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POPOLAZIONE
La popolazione di Premana, ormai da diversi anni, è stabile. Sembra piuttosto probabile prevedere un lieve ma continuo calo nei prossimi anni, essendosi ormai esaurita la spinta alla crescita demografica apportata dalle classi numerose degli anni 60 e 70, mentre stanno notevolmente diminuendo i matrimoni e quindi le nascite. Non si pensa che tale saldo negativo possa essere in toto recuperato da immigrati che si stabiliscono in paese.
Questo comporterà un invecchiamento progressivo della popolazione con gli ultra-settantacinquenni che fra qualche anno supereranno le 200 unità. Probabilmente aumenterà, anche se di poco, il numero delle famiglie ma diminuirà il numero dei componenti. La stragrande maggioranza della popolazione risiede in abitazioni di proprietà, e numerosissime sono le case non occupate.
Queste abitazioni, di fatto delle seconde case sulle quali gravano imposte ed altre spese, sono attualmente un peso economico per i proprietari, infatti numerose sono le case in vendita e quindi sarebbe opportuno cercare di sviluppare delle politiche che possano trasformare questi edifici in opportunità di guadagno.
TESSUTO ECONOMICO
Anche per le attività artigianali e commerciali si pensa che le aree attualmente disponibili siano più che sufficienti a far fronte alle necessità, anche per il fatto che si prevede ancora una diminuzione nel numero delle ditte artigianali, pur se i volumi di produzione rimarranno uguali o tenderanno ad aumentare.
I giovani, ormai da diversi anni, cercano nuove opportunità professionali prevalentemente fuori Premana, andando ad incrementare sempre più il fenomeno del pendolarismo.
Proprio per il fatto che tutti o quasi sono proprietari di case, come detto sopra, il flusso migratorio è stato finora molto contenuto e dovrebbe continuare ad esserlo anche nei prossimi anni.
Sarà comunque opportuno fare il possibile affinché il folto gruppo di pendolari trovi sempre motivazioni valide per continuare a vivere qui.
Il mantenimento di un buon livello della qualità della vita, sia da un punto di vista pratico (strade, servizi per le famiglie, ecc.) che da un punto di vista sociale (attaccamento al territorio, associazioni, eventi culturali, sportivi ecc.), sarà un altro punto cruciale per evitare che il pendolarismo lentamente si trasformi in emigrazione, non solo del lavoratore ma dell’intera famiglia, causando nel giro di pochi anni un crollo della popolazione.
La nostra monocultura produttiva, che è stata la nostra fortuna per i decenni passati, oggi ha, purtroppo, un cambio generazionale quasi assente.
Rimangono ridotte le opportunità occupazionali in paese, specie per figure professionali elevate.
Potrebbe esserci invece qualche piccolo aumento delle aziende legate ai servizi e al turismo e si spera che la presenza della banda larga possa consentire lo sviluppo anche se marginale, del telelavoro.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
La diminuzione delle classi è scontata e cosi l’accorpamento dei plessi (c’è in ballo il rischio di perdita dell’autonomia dell’Istituto Onnicomprensivo).
Il dimezzamento del numero delle classi che avverrà, almeno per quanto riguarda la scuola primaria nel giro di pochi anni, può forse far prevedere l’eventuale accorpamento delle due scuole nel solo edificio di Preda, liberando quindi il palazzo in centro per eventuali altre esigenze.
Date queste premesse, ecco adesso alcune proposte.
NUOVE ESIGENZE ABITATIVE
Siccome saranno molto ridotte, riteniamo si debba:
- in primo luogo, utilizzare le aree di completamento ancora esistenti;
- incentivare in tutti i modi possibili le ristrutturazioni nel vecchio nucleo, anche con agevolazioni notevoli, come la riduzione o azzeramento di Tosap e Oneri di Urbanizzazione, pur assoggettando le stesse ad un regolamento edilizio adeguato uniforme e consono all’ambiente;
- prevedere il nuovo sviluppo, eventuale, solo in una zona, cosi da poter ridurre le spese per l’urbanizzazione.
Questo capitoletto di per sé non rientra nel PGT, salvo che per le opere di una certa consistenza.
Lo riteniamo comunque assai importante proprio in funzione del fatto che vorremmo vedere il nostro paese “bello”, ordinato, accogliente. La cura dell’ordine, della pulizia, il rispetto delle regole, sono cose, lo sappiamo, che non dipendono solo dal Comune, ma dipendono dalla sensibilità e dalla “cultura” di tutti.
- Riteniamo prioritario il mantenere abitualmente in uno stato decente la viabilità comunale, sia quella interna al vecchio nucleo, sia le carrozzabili in periferia, sia le antiche mulattiere che dal paese si dipartono. Qualche gesto non è sufficiente a fare “bello” il paese; e su questo, crediamo, ben poche cose hanno la precedenza.
- Altra priorità è quella di tenere il bosco almeno a venti/trenta metri lontano dalle case per tutto il perimetro del paese. Questo si può ottenere assegnando ai proprietari un tot ogni mille metri che si tengono puliti; non deve essere una paga, ma un incentivo.
Si possono studiare altre forme, ma questo obiettivo è bene sia raggiunto in pochi anni e per tante ragioni, non ultima quella estetica.
- Educare, informare, castigare, ma è assolutamente indispensabile intervenire sia per quanto riguarda la pulizia, (immondizie, cani, abbandoni di materiali vari ecc.), sia per quanto riguarda, ancora una volta, il Codice della strada.
EDILIZIA PUBBLICA
A questo proposito accenniamo esclusivamente ad alcune esigenze, quelle che noi crediamo più importanti, da realizzare appena possibile.
- Manca a Premana una piazza, che già due volte si è cercato di realizzare e che può essere una buona soluzione anche per i parcheggi sempre mancanti e magari anche per incentivare qualche iniziativa commerciale. La piazza, se ben realizzata, può veramente migliorare la presentazione del paese.
- Manca a Premana una sala civica: un salone per incontri di vario genere, per concerti sia corali che strumentali, per altri spettacoli e/o manifestazioni di ogni tipo; tale struttura può essere adattata, in parte, come luogo di ritrovo per gli anziani (per i quali si potrebbero prevedere anche aree apposite per passatempo e svago anche all’interno del paese)
- Riteniamo importante la realizzazione di una piazzola per l’elicottero facilmente accessibile.
- Completare la viabilità nella zona urbana. Riteniamo importante per tante ragioni (soccorso, sicurezza, emergenze varie) la realizzazione di un nuovo accesso al paese.
NORMATIVA EDILIZIA
- Prevedere dei vincoli di rispetto assoluto, almeno per alcuni nuclei rurali, ancora ben conservati e prossimi al paese (Piaz, Quai, Gorle, ecc). Proprio a Piaz si potrebbe ipotizzare il trasferimento del polo museale, con vantaggi non indifferenti, compreso quello di poter adibire l’attuale sede del Museo ad ambulatorio.
- Edilizia alpeggi: riteniamo indispensabile stendere un nuovo regolamento per gli interventi edilizi sugli alpeggi, con lo scopo di evitare situazioni che stonano con la realtà esistente, evitando di importare stili, e pure materiali, non consoni alla nostra cultura e privilegiando l'omogeneità delle finiture, con un occhio attento al contenimento dei costi.
ECONOMIA
Riteniamo buona cosa prevedere la concessione di 5/6 permessi di adeguamento di strutture esistenti per l’apertura di piccoli rifugi, posti di ristoro o bed and breakfast su alpeggi o nei lööch, agevolando in tutti i modi per quanto riguarda il Comune simili iniziative.
In conclusione riteniamo che, al di la delle opere che si potrebbero realizzare, visti i tempi che corrono, al di sopra di ogni progetto ci debba essere la voglia di creare qualche cosa di bello: come accennavamo sopra, la bellezza non deve mai passare in secondo piano. Solo così potremo dare alle future generazioni un paese ed un territorio dove vale la pena continuare a vivere anche se con qualche fatica e sacrificio.
La durata del PGT è di 5 anni. La realizzazione di quanto sopra nell'arco di 5/10 anni sarebbe un risultato più che soddisfacente.