venerdì 6 aprile 2012


Quarantanove...
Cinquanta!
Amici lettori,
Non è che vogliamo iniziare un anno prima a festeggiare il cinquantesimo di pubblicazione de Il Corno, che cade nel 2013, e forse c’è poco da festeggiare: lui è vecchio e noi, i redattori dei primi tempi ed anche tanti di quelli che successivamente hanno voluto far parte di questa vicenda, siamo piu vecchi di lui...
Sì, siamo anziani e ormai da tempo ci chiediamo come fare affinché Il Corno possa “risuonare” ancora per la nostra gente vicina e lontana, per tutti coloro che ci vogliono bene, che in qualche modo, anche solo come assidui lettori, si sentono un poco parte di questa storia, quando pure noi non ci saremo piu, almeno a questo mondo, per portare avanti questa incredibile avventura.
Adesso siamo al dunque: a fine del 2013 (se ci arriviamo) almeno alcuni di noi, compreso il direttore, pensano di lasciare, ma Il Corno, perdio, deve andare avanti!
Ecco perché ci rivolgiamo a voi.
Da tempo in redazione discutiamo di questo problema. Ultimamente abbiamo cercato di suddividere i ruoli ed i compiti più che in precedenza e vi preghiamo per questo di prender nota dello specchietto pubbicato sulla pagina Contatti e di far riferimento alle persone specifiche per le varie necessità, per consegnare articoli, foto e altro.
Già adesso tanto de Il Corno e fatto da voi, cioè da persone che ci mandano lettere, articoli, foto, che ci segnalano notizie... Forse per questo Il Corno e diverso da altri giornali: perché in esso vi si trovano in genere notizie, fatti, considerazioni, freddure, documenti, foto che altrove non si trovano... Forse per questo Il Corno piace, e atteso...
Noi ce ne rendiamo conto e ringraziamo.
Pero, ecco, tenete presente per favore che Il Corno e un impegno, un notevole impegno e domanda tempo, fantasia, attenzione, capacita di interpretare al meglio questo nostro strano, meraviglioso paese...
Noi siamo ben coscienti: un’epoca e finita ed avanza, impetuoso, il nuovo...
Esiste ancora, in questo “nuovo”, uno spazio per un Corno?
Noi abbiamo fatto il nostro tempo, ma se la risposta a questa domanda e affermativa, allora invitiamo calorosamente gli appassionati, giovani e meno giovani, a farsi avanti, senza timori, senza riguardo. Coalizzatevi assieme in quattro o cinque... fate uno sforzo... è un hobby piacevole, è una palestra... vi ritroverete utili, vi ritroverete contenti.
Fatevi avanti, rendetevi conto di che si tratta; non abbiamo difficoltà a passare la mano. Poi farete la rivoluzione, cambierete... Chissà che Corno...!
Una cosa sola chiediamo: che lo spirito con cui il giornale e fatto, gli obbiettivi che il giornale persegue, restino quelli delle origini, quelli di questi cinquant’anni: LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DI UNA COMUNITA’ ORIGINALE E RICCA DI TANTI VALORI, DI UN’ETICA DEL VIVERE MAI CAPOVOLTA, DI UNA
FEDE MAI DIMENTICATA.
Sicuramente anche noi abbiamo fatto i nostri errori... i mestéer s’impàre a fài... ma ci pare che mai Il Corno abbia debordato più di tanto da questa linea tracciata fin dall’inizio e sempre tenuta presente; e ci pare che pure questo strumento senza pretese sia servito a costruire la nostra COMUNITA: parola che, in tempi di
globalizzazione, ha assunto sempre più UN’IMPORTANZA CAPITALE.
Grazie per l’attenzione.