Quarantanove...
Cinquanta!
Amici
lettori,
Non è che vogliamo iniziare un anno prima a festeggiare il cinquantesimo
di pubblicazione de Il Corno, che cade nel 2013, e forse c’è poco
da festeggiare: lui è vecchio e noi, i redattori dei primi tempi ed
anche tanti di quelli che successivamente hanno voluto far parte di
questa vicenda, siamo piu vecchi di lui...
Sì,
siamo anziani e ormai da tempo ci chiediamo come fare affinché Il
Corno possa “risuonare” ancora per la nostra gente vicina e
lontana, per tutti coloro che ci vogliono bene, che in qualche modo,
anche solo come assidui lettori, si sentono un poco parte di questa
storia, quando pure noi non ci saremo piu, almeno a questo mondo, per
portare avanti questa incredibile avventura.
Adesso
siamo al dunque: a fine del 2013 (se ci arriviamo) almeno alcuni di
noi, compreso il direttore, pensano di lasciare, ma Il Corno, perdio,
deve andare avanti!
Ecco
perché ci rivolgiamo a voi.
Da
tempo in redazione discutiamo di questo problema. Ultimamente abbiamo
cercato di suddividere i ruoli ed i compiti più che in precedenza e
vi preghiamo per questo di prender nota dello specchietto pubbicato sulla pagina Contatti e di far riferimento alle persone specifiche per le varie
necessità, per consegnare articoli, foto e altro.
Già
adesso tanto de Il Corno e fatto da voi, cioè da persone che ci
mandano lettere, articoli, foto, che ci segnalano notizie... Forse
per questo Il Corno e diverso da altri giornali: perché in esso vi
si trovano in genere notizie, fatti, considerazioni, freddure,
documenti, foto che altrove non si trovano... Forse per questo Il
Corno piace, e atteso...
Noi
ce ne rendiamo conto e ringraziamo.
Pero,
ecco, tenete presente per favore che Il Corno e un impegno, un
notevole impegno e domanda tempo, fantasia, attenzione, capacita di
interpretare al meglio questo nostro strano, meraviglioso paese...
Noi
siamo ben coscienti: un’epoca e finita ed avanza, impetuoso, il
nuovo...
Esiste
ancora, in questo “nuovo”, uno spazio per un Corno?
Noi
abbiamo fatto il nostro tempo, ma se la risposta a questa domanda e
affermativa, allora invitiamo
calorosamente gli appassionati, giovani e meno giovani, a farsi
avanti, senza timori, senza riguardo. Coalizzatevi assieme in quattro
o cinque... fate uno sforzo... è un hobby piacevole, è una
palestra... vi ritroverete utili, vi ritroverete contenti.
Fatevi
avanti, rendetevi conto di che si tratta; non abbiamo difficoltà a
passare la mano. Poi farete la rivoluzione, cambierete... Chissà che
Corno...!
Una
cosa sola chiediamo: che lo spirito con cui il giornale e fatto, gli
obbiettivi che il giornale persegue, restino quelli delle origini,
quelli di questi cinquant’anni: LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE
DI UNA COMUNITA’ ORIGINALE E RICCA DI TANTI VALORI, DI UN’ETICA
DEL VIVERE MAI CAPOVOLTA, DI UNA
FEDE
MAI DIMENTICATA.
Sicuramente
anche noi abbiamo fatto i nostri errori... i
mestéer s’impàre a fài... ma
ci pare che mai Il Corno abbia debordato più di tanto da questa
linea tracciata fin dall’inizio e sempre tenuta presente; e ci pare
che pure questo strumento senza pretese sia servito a costruire la
nostra COMUNITA: parola che, in tempi di
globalizzazione,
ha assunto sempre più UN’IMPORTANZA CAPITALE.
Grazie
per l’attenzione.