Il Corno - Pasqua 1994

ANNO XXXI - N. 1 - S. PASQUA 1994

Era discendente di quel tal Dionisio che, con Nicola Pomoni e Angelo Calcagno, il 30 maggio 1819, dopo una caccia durata cinque giorni, aveva abbattuto l'orso al “Sasso d’arotto”; l'avevan scuoiato sul posto, squartato e portato a valle in pezzi: un bestione; la pelle l'avevan portata a Introbio per il verbale, per essere marchiata “con una croce di ferro infuocata sotto il naso e nella zampa destra di dietro" era l’indispensabile per la burocrazia del tempo, onde ricevere il compenso previsto dalle leggi: trenta lire, che, quando arrivavano, erano ben venute.
Eppure, non lo avresti detto un cacciatore.

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Sommario

Dalla Parrocchia
Editoria: Ca e Casinél anche a "tutti per uno"
Cronaca
In temp de l'une
Associazioni
Attualità
Economia
Novella: L'imboscata (ovvero, come mangiare un camoscio comprando una “pila”)
Dieci anni con "le grigne"
Ricordi: una lettera da Premana a Venezia
L'ultima lettera
Elezioni
Casa Madonna della neve
Tempo libero: Juventus club; cai; Trofeo lanfritto maggioni; asp; sci alpinismo; rally '94

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