Pubblichiamo un articolo tratto dal numero appena uscito dando la possibilità ai lettori di esporre le loro considerazioni ed i loro punti di vista. La “via” del progresso (?!) Nei mesi scorsi il Comune ha conferito l’incarico per il progetto preliminare di realizzazione di una strada agro-silvo-pastorale che colleghi l’abitato di Premana con l’alpeggio di Premaniga - Il fatto ha dato luogo ad un vivace dibattito in redazione del quale ci sembra interessante dare conto. * * * Si può essere d’accordo sull’utilità di una strada di servizio alle aree boschive e prative comunali e private per consentire ai privati l’accessibilità con mezzi agricoli, onde promuovere la conduzione dei fondi e il recupero eventuale di terreni abbandonati. Crediamo infatti si debbano incentivare le attività agricole e pastorali, anche se marginali, come pure il trasporto della legna e proprio in funzione della salvaguardia del territorio. Vada dunque per una strada di servizio (già programmata da decenni)...
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Addio Gioanino, a Dio!
Caro Giovannino, per decenni quando bisognava scrivere sul Corno il ricordo di qualche personaggio andato avanti, questo difficile compito era spesso affidato alla tua delicatezza, alla tua fine sensibilità. Ora tocca a noi ricordarti. Domani cominceremo a ricordarti, oggi è difficile. Da domani saremo pazienti, come te, riconosceremo il tuo operato per ogni dove nel paese, nella Valle e sapremo ripercorrere con ordine il tuo essere stato maestro ed esemplare amministratore, uomo di pensiero e di azione, consigliere e redattore, presidente e regista, sindaco e socio, catechista e, e, e… Oggi siamo ancora travolti dell'emozione, persi nel vuoto che lasci. Oggi ci manca il Gioanino, l'amico. Oggi, attoniti, non sappiamo fare altro che stringerci attorno ai tuoi cari - fratelli, nipoti, cognati - alla tua Lena e ai tuoi ragazzi, che ti hanno tenuto per mano durante la malattia e che sono stati, prima, sostegno dolcissimo alla tua forza pacata. Perdonaci perciò, sorridi ...
Non Potevamo Mancare
Il Corno è stato un periodico Premanese, pubblicato per 53 lunghi anni. Da inizio 1964 a fine 2016 è uscito, puntuale, ogni tre mesi, raccontando Premana, la sua storia, la sua economia, la sua vita sociale, animando il dibattito sui più svariati argomenti, e sforzandosi di promuovere un paese migliore. Col numero di Natale 2016 è stata annunciato il termine della sua vita editoriale, per svariati motivi, più volte illustrati ai suoi numerosi e fedeli abbonati (più di 1300). Come meglio spiegato nell’editoriale, questa edizione straordinaria vorrebbe accompagnare i Premanesi, gli oriundi e tutti coloro che saranno coinvolti dai Campionati Mondiali di Corsa in Montagna - Premana 2017, a conoscere e gustare al meglio l’evento sportivo che segnerà l’estate premanese. Come evidenziato in sommario, la Redazione del giornale e il Comitato Organizzatore dei Mondiali ne hanno curato, dividendoseli, i contenuti. Editoriale Capita in tante famiglie di avere un amico, un conosce...
Fratel Felice Tantardini: il Fabbro di Dio
LA VICENDA DELLA MONTANA
Tutti in paese sono al corrente delle vicissitudini che hanno interessato la Fiskars - Montana, almeno per quanto riguarda le sedi produttive di Premana e Casargo, chiuse dallo scorso novembre, con la perdita di più di 50 posti di lavoro. Ovviamente non entriamo nel merito delle vicende e delle scelte aziendali. Ci limitiamo a ripercorrere la storia di quella che è stata la più grande azienda premanese, e a proporre qualche riflessione su una situazione, la disoccupazione, che interessa diverse decine di persone, che mai, neanche durante la crisi, aveva toccato la nostra realtà in tale misura. Si dice che il coltello sia vecchio quanto il mondo e, dopo essere stato di pietra, di legno, di osso, fu fabbricato in bronzo, in ferro. Già in epoca greco-romana si usavano lame di forme svariate, munite di manico. Le tombe di 2000 anni fa ci riportano di questi reperti. Nel Medioevo si usavano coltelli e forbici di mille tipi. Il fabbro era lo scultore del ferro, era colui che dall...
Ciao Toni!
Ieri sera, mercoledì 15 maggio, si è spento nella sua abitazione di Premana il nostro direttore Antonio Bellati. I funerali si terranno domani, venerdì 17 maggio alle ore 15.00. Pubblichiamo qui sotto un suo breve curriculum. Nato a Premana nel 1941, sposato, quattro figli, dei quali due sacerdoti, uno missionario in Zambia ed uno in Cina. Diplomato ragioniere a Sondrio, ospite per otto anni del Collegio dei Salesiani, ha esercitato in paese l’attività di consulente del lavoro e di assicuratore. Impegnato sin da giovane in ambito parrocchiale e oratoriano, anche come catechista e animatore del Circolo Giovanile. Assessore e Consigliere comunale a Premana per più mandati amministrativi. Socio fondatore e membro per 15 anni del Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Premana, ora Banca di Credito Cooperativo della Valsassina. E’ stato l’animatore del gruppo che ha fondato e realizzato il Museo Etnografico di Premana. Ha vinto numerosi concorsi di p...
Il tramonto di un'epoca
Sperando sia solo un arrivederci… Cari lettori, non è semplice iniziare un discorso come questo dopo oltre cinquant’anni di giornale e forse, proprio per questo, è meglio venire subito al sodo ed essere il più sinceri possibile: questo numero de “Il Corno” sarà l’ultimo. O almeno per ora. Di questi tempi i giornali chiudono per mancanza di fondi o perché diventati quasi obsoleti, venendo rimpiazzati dalle nuove tecnologie legate alla comunicazione. “Il Corno” non ha di questi problemi: il suo “conto corrente” non è in rosso e gli abbonati sono affezionati a queste pagine di vita locale. Il problema vero è che sono venuti a mancare due pilastri portanti per portare avanti un giornale. Il primo è il direttore; un capo che coordini le riunioni, i redattori, che tenga sotto controllo ogni aspetto legato agli articoli e alla stampa. Insomma, non è un ruolo semplice. Soprattutto se chi tenta di ricoprirlo non lo fa come primo lavoro, ma per pura passione. E, forse, proprio perch...
Soluzione Cruciverba Dicembre 2016
I nostri lettori ci scrivono - 1
Poche righe di un lettore torinese affezionato Caro Corno, apprendo con dispiacere che sospenderai, forse definitivamente, la tua pubblicazione. I tuoi articoli, i tuoi notiziari, le tue rubriche, le tue cronache premanesi, il tuo discreto, sapiente, familiare e raro artigianato dell’informazione cartacea mi mancheranno. Il silenzio dei tuoi redattori, che con sacrificio e, magari, rubando ore al sonno, hanno permesso la continuazione fino a qui della tua sana, convinta e coraggiosa presenza editoriale, si farà sentire. Comprendo le tue difficoltà: i “blog”, i “web sites” e l’informazione telematica stanno prevalendo: costano meno e sono più flessibili. Sono anche più virtuali e, a mio avviso, difficilmente sostituibili alla tua sostanza e alla tua capacità di giungere anche alle persone anziane, a meno che i loro cari, consapevoli del “digital divide”, provvedano a materializzarti con una buona stampante a colori che ti porti ai loro occhi così come sei sempre stato. Le mie paro...
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