venerdì 11 luglio 2014

La Qualità della Vita – 2a parte

Continuiamo la nostra analisi relativa alla qualità della vita a Premana.
Sul numero precedente avevamo analizzato le tematiche relative al tenore di vita mentre in questa seconda parte prenderemo in considerazione le questioni relative a Servizi e Ambiente, Popolazione, Ordine Pubblico e Tempo Libero.

Iniziamo parlando di Infrastrutture. La collocazione geografica di Premana è estremamente periferica e disagiata: siamo il centro abitato della provincia più distante da Lecco, assieme a Pagnona ed Esino Lario, una terra di confine. Malgrado la posizione geografica non favorevole, grazie alla SS36 e alla Lecco-Ballabio, in 40 minuti possiamo raggiungere il capoluogo di provincia, dove possiamo trovare tutti i servizi principali e un ospedale all’avanguardia. In poco più di un’ora d’auto, escluse le ore di punta, possiamo arrivare alle porte di Milano e abbiamo tre aeroporti internazionali a distanze più che accettabili. Quindi, pur essendo situati in una zona periferica e di montagna, abbiamo tutto o quasi a portata di mano e, se dovessimo confrontarci con altre località, sia della nostra regione - pensiamo ad esempio all’Alta Valtellina - che di altre parti d’Italia, non possiamo certo dire di essere messi male.
Anche per la maggior parte dei pendolari, tutto sommato, i tempi di percorrenza sono abbastanza ragionevoli (20-40 minuti) mentre altri, pur abitando in zone meno periferiche, spesso impiegano molto più tempo a causa del traffico.

Un discorso un po’ meno positivo andrebbe forse fatto per gli studenti, soprattutto quelli delle superiori che si recano ogni giorno a Lecco, impiegando un tempo troppo elevato se rapportato alla distanza e al tempo che si impiega in auto e, per alcuni di loro, da passare in piedi a causa dell’insufficienza di posti a sedere. Su questo argomento, che diventa di attualità ad ogni inizio di anno scolastico, si può sicuramente trovare una soluzione, tenendo conto anche delle spese elevate sostenute dalle famiglie degli interessati.
A questo proposito vorremmo aprire una parentesi: se Premana ha dovuto adeguare verso l’alto le tariffe dell’acqua per essere in linea con gli altri comuni della provincia, forse sarebbe opportuno che ci fosse la possibilità di consentire alle famiglie degli studenti premanesi di poter adeguare le spese per il trasporto agli stessi livelli dei comuni più vicini a Lecco.
Raggiungere Premana con i mezzi pubblici è un’impresa in cui pochi si cimentano e la domenica sembra sia quasi impossibile arrivare o partire. In estate c’è qualche possibilità in più, ma la maggior parte preferisce comunque spostarsi con i propri mezzi.

Il tratto di strada più critico resta la Taceno-Portone, che ogni tanto viene chiusa per frana e che in alcuni periodi ha subito dei lavori di miglioramento su brevi tratti. Speriamo che altre opere di miglioramento possano essere realizzate anche in futuro, ma temiamo che l’eliminazione delle province possa avere un impatto negativo sulle prospettive di miglioramento di questo tratto.
Un altro appunto negativo andrebbe fatto nei confronti della qualità della pavimentazione stradale, un problema che però riguarda sicuramente tutta l’Italia e non solo la nostra zona, mal comune mezzo gaudio?
Per alcuni la necessità di recarsi a Lecco è diminuita parecchio, grazie alla possibilità di gestire molte pratiche (es. INPS, Agenzia del Territorio, ecc.) a livello informatico e le connessioni Internet disponibili in paese, pur se migliorabili, sono abbastanza veloci.

Parlando più nello specifico delle strade all’interno del paese, dobbiamo constatare la necessità di avere un secondo accesso che servirebbe sia per l’utilizzo quotidiano, dando maggior respiro a via Roma, che per dare un miglior accesso a chi viene da fuori verso le scuole e impianti sportivi.
Inoltre c’è una carenza di parcheggi, sia per le esigenze quotidiane che per le manifestazioni che portano a Premana molti visitatori, oltre all’inadeguatezza delle strade interne, compresa quella di accesso alla zona industriale, per il transito di mezzi pesanti, ma non solo (vedi via Repubblica).

In merito alla Sanità, riteniamo che siano stati fatti progressi rispetto al passato: l’elisoccorso, ad esempio, è un servizio disponibile ormai da diversi anni che ci consente in casi di emergenza un intervento rapido anche sugli alpeggi; l’esigenza di dotarsi anche in paese di una piazzola di atterraggio per l’elicottero è diventata ormai improrogabile e speriamo che possa essere realizzata a breve.
Alcuni servizi sono disponibili a in paese (es. pediatra, TAO, assistenza a domicilio) altri nella vicina Introbio.
Inoltre l’ospedale di Lecco offre servizi all’avanguardia ed il fatto che la nostra provincia sia al secondo posto in Italia per emigrazione ospedaliera – numero più basso di pazienti che vanno in un’altra provincia per cure ospedaliere – lo conferma.

Relativamente alla gestione dell’Ambiente, vi rimandiamo in parte all’articolo Piantàa fra l’erba e i sas... pubblicato sul numero 3 del 2013, e vorremmo solo aggiungere che, per quanto riguarda la raccolta differenziata siamo nella seconda metà della graduatoria provinciale riguardante la percentuale di raccolta di rifiuti da recuperare rispetto a quelli destinati allo smaltimento, questo risultato è dovuto in parte al fatto che a Premana la raccolta del “verde” è molto bassa e quindi fa diminuire la percentuale di rifiuti da recuperare rispetto a quelli da mandare all’inceneritore, inoltre siamo tra quelli che producono la quantità più bassa di rifiuti per abitante.
Restano comunque margini di miglioramento, soprattutto relativamente alla qualità della suddivisione tra sacco viola e grigio, ma siamo certi che ogni cittadino sia consapevole dell’importanza di fare una buona raccolta differenziata: anche a scuola si insegna ai bambini l’importanza di questo argomento e quindi possiamo sperare in forti miglioramenti nel prossimo futuro.


Rimane la nota dolente dell’inquinamento industriale, della quale abbiamo già scritto anche in passato e, a questo proposito, dobbiamo constatare che ci sono ancora aziende, fortunatamente una minoranza, che deve ancora darsi da fare per ridurre al minimo possibile l’inquinamento, sia dell’aria che del territorio e dell’acqua: il depuratore, per il quale tutte le famiglie da anni pagano tributi elevati per il funzionamento, di fatto non è ancora perfettamente funzionante proprio a causa degli scarichi industriali non a norma.
Un altro elemento preso in considerazione da Il Sole 24 Ore è la presenza degli Asili Nido, la nostra provincia si trova nella parte bassa della classifica per numero di asili nido presenti sul territorio e qui da noi non è ben chiaro se ci sia una forte esigenza di questo servizio. Bisogna prendere atto del grande ruolo che gioca la presenza dei nonni i quali possono dare una mano nella cura dei piccoli, questo è sicuramente un grande vantaggio rispetto ad altre situazioni dove i nonni spesso abitano distanti dai loro figli e quindi sono impossibilitati a dare una mano.
Il costo elevato di una struttura di questo tipo in un paese dove il numero di eventuali presenze sarebbe comunque limitato, è un forte ostacolo alla realizzazione di un asilo nido e la realizzazione della sezione primavera presso la scuola materna, che in alcuni momenti ha avuto difficoltà a raggiungere il numero minimo, ne è la dimostrazione.
Riteniamo giusto constatare che in alcuni casi la Parrocchia offre servizi che, solitamente, spetterebbero al comune: impianti sportivi, biblioteca, oratorio feriale, e addirittura... piazzola di atterraggio per l’elicottero!!

Altri argomenti presi in considerazione sono la Velocità della Giustizia, una tematica che non può essere applicata nel nostro piccolo, ma a questo proposito vorremmo dire che a Premana c’è un livello di litigiosità molto basso e che, pur non essendo esenti da problemi relativi ai rapporti interpersonali, in generale c’è una buona convivenza, anche sugli alpeggi, forse grazie anche alla tradizionale gestione comune del territorio e alla limitazione degli spazi privati limitatamente al solo spazio occupato dall’abitazione.

Relativamente alla Popolazione, il numero degli abitanti è diminuito leggermente negli ultimi anni, anche se è praticamente invariato rispetto a dieci anni fa; il saldo migratorio è negativo ed è il fattore che incide maggiormente sul calo della popolazione.



Dobbiamo constatare con piacere un elevato numero di Laureati, probabilmente in numero maggiore rispetto alle province italiane più virtuose e, purtroppo un aumento del numero di Divorzi e Separazioni, anche se ancora inferiore rispetto ai dati nazionali: lo 0,6% della popolazione premanese è divorziata, nella provincia di Lecco la percentuale sale all’1,7%, mentre a livello nazionale il dato passa al 2,1%.

Per quanto riguarda l’Ordine Pubblico, dobbiamo fortunatamente considerarci ancora un’isola felice (l'ultimo omicidio sembra sia stato quello del Menàl!) , pur non essendo completamente esenti da qualche raro caso di furto.

In merito invece al Tempo Libero, Il Sole 24 Ore, ha preso in considerazione i dati relativi alla presenza di Librerie, Cinema, Ristoranti e Bar e, sotto questo punto di vista, siamo sicuramente molto carenti, in linea con il risultato provinciale (Lecco è penultima per il numero di librerie e nella parte bassa della classifica anche per il numero di ristoranti e bar), mentre facciamo sicuramente la parte del leone per quanto riguarda il numero dei Volontari. L’elevato numero di pendolari comporta una riduzione del tempo disponibile da dedicare ad attività sociali, ma resta comunque alto il numero di persone che dedicano una parte del loro tempo alle associazioni o all’organizzazione di eventi pubblici.

Relativamente allo sport a livello amatoriale, semplificando al massimo, il numero di persone che scorrazza la sera per la vie de l’aquadüsc, che fa la circo in inverno o scialpinismo in Paglio la domenica, dimostra un notevole Indice di Sportività che probabilmente non ha paragoni. E se parliamo dello sport a livello agonistico (scusate la poca modestia) forse siamo ancora meglio: ogni tanto ci scappa qualche titolo nazionale e qualche volta anche internazionale; sarebbe davvero interessante poter fare un conto del numero di titoli nazionali o internazionali vinti nel tempo dagli atleti premanesi, e rapportarlo con il numero degli abitanti: in un’ipotetica graduatoria nazionale crediamo che Premana sarebbe sicuramente nella parte altissima della classifica!

Concludiamo questa analisi facendo alcune semplici considerazioni: riteniamo di poter dire che la qualità della vita a Premana sia più che buona e a dimostrarlo, oltre ai numeri, sono le persone: la stragrande maggioranza di noi è felice di vivere qui e non cambierebbe per niente al mondo; anche le nuove generazioni, pur crescendo nell’era della globalizzazione, di internet e quindi in un’ottica di maggior apertura sul mondo intero, sembrano essere molto attaccate al paese e sono parte integrante della vita economica e sociale, del mantenimento delle tradizioni e dello sviluppo del paese.
Siamo al tempo stesso consapevoli di non avere tutte le comodità di una città ma è anche vero che rispetto a qualche anno fa, grazie alle nuove tecnologie, internet e la televisione via satellite portano in tutte le case ogni tipo di intrattenimento; i centri commerciali sono a poco più di mezz’ora d’auto e internet, ancora, ci permette di acquistare quasi ogni cosa standocene comodamente seduti in casa, volendo anche in una baita d’alpeggio, e riceverlo a casa dopo pochi giorni (chissà magari fra qualche anno, un drone potrà consegnarcelo anche a Deleguacc….)
In generale la vita di tutti i giorni può essere considerata più faticosa, ma anche più salutare e, per chi viene da fuori può essere un po’ difficile adattarsi, anche se diverse persone pur provenendo da Paesi lontani si sono ben ambientate ed integrate.

Margini di miglioramento ne rimangono molti e ci auguriamo che si possa sempre operare uniti come una comunità, per costruire un futuro migliore per chi verrà dopo di noi, cercando di trasmettergli quell’attaccamento alle nostre radici che ci ha preceduto, ha saputo passarci con il lavoro e la fatica quotidiana assieme all’amore per le cose semplici.

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